Molto positivo il convegno “Il contributo di sangue dei Nebrodi alla lotta partigiana, alla lotta partigiana, tra realtà storica e presenza democratica oggi” che si è svolto ieri sabato 26 aprile a Tortorici, un convegno che ha visto una buona partecipazione nonostante il ponte. Una iniziativa che ha legato la Resistenza, attraverso il ricordo di Francesco Bellitto, partigiano ragazzino nato sui Nebrodi, all’ attualità e alla modernità dei valori che ha portato uomini e donne a sacrificarsi per rendere libera l’Italia, perché, come scrisse Calamandrei “Era giunta l’ora di resistere, era giunta l’ora di essere uomini, morire da uomini per vivere da uomini”.
Gli interventi, cominciati con un saluto non rituale del sindaco di Tortorici
Dott. Carmelo Rizzo Nervo, che ha dato il patrocinio dell’ente, sono proseguiti con gli interventi di Teodoro La Monica , Presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia,
che ha parlato del ruolo dei siciliani nella Resistenza, dell’Anpi e di come tanti giovani donne e giovani uomini siano iscritti ad un’associazione che, per questioni di età dei partigiani, ha
dovuto cambiare pelle.
Ha moderato il responsabile A.N.P.I. Nebrodi Alfonso Fratacci che ha parlato di
Calamandrei, di Concetto Marchesi, professore universitario che rifiutò la tessera del Partito fascista e, nonostante ciò, grazie alla sua statura di intellettuale rimase al suo posto e di altri
aspetti della Resistenza sconosciuti ai più, sottolineando anche lui il ruolo dei siciliani, ruolo sconosciuto ai più.
A seguire l’intervento di Fabio Cannizzaro Direttore dell’istituto di Cultura
politica per la Questione Siciliana che ha approfondito con dovizia di particolari la figura di Francesco Bellitto, morto a 23 anni fucilato dai nazisti.
Infine è intervenuto Luca Lecardane, responsabile regionale dell’associazione
nazionale Net Left, che ha legato i valori della Resistenza all’attualità riprendendo la figura di Concetto Marchesi e raccontando la storia di chi, come il bisnonno, rifiutò la tessera del
partito fascista e per questo non gli dettero la tessera del pane, tessera che serviva per il pane razionato. Ha sottolineato come abbia voluto dare dei segnali politici forti indicando, in
accordo con il gruppo, Alfonso Fratacci, responsabile del circolo ANPI dei Nebrodi, come responsabile del neonato circolo nebroideo di Net Left e condividendo la scelta di dare al
circolo il nome di Francesco Lo Sardo, uomo che partecipò alle lotte per le terre nel 1891 e denunziò gli scandali della ricostruzione post terremoto a Messina. Lo Sardo morì in carcere nel 1931
per la persecuzione fascista.
Mai nome fu più appropriato per un circolo di un’associazione visto che Net
Left ha fra gli obiettivi di mettere insieme la sinistra di questo paese, che troppo spesso non si parla e non parla alla gente e con la gente. Net Left vuole accogliere persone iscritte a
partiti e non, per creare progetti, divulgare idee e riprendere quell’idea di intercalarsi nella società da parte di una sinistra che ha smesso di studiarla la società. Un’associazione che si
basa sulla democrazia partecipativa, che ha nel coordinatore non un capo, ma una persona che rappresenti le idee di un gruppo. Un’associazione che vuole lavorare sul territorio, facendo cultura e
formazione politica ai cittadini, specie i più giovani, per renderli più consapevoli e, quindi, più liberi. Il circolo dovrà fare iniziative esemplari (come la pulizia di un pezzo di verde
pubblico per chiedere maggiore attenzione, qualora ce ne fosse bisogno, sulla pulizia dei comuni nebroidei), volantinaggi, convegni con esperti e redigere progetti per il rilancio dell’economia
territoriale (solo per fare un esempio uno studio di marketing territoriale per il Parco dei Nebrodi che faccia aumentare il flusso di turisti).
L’intervento di Lecardane si è concluso con un appello alle persone presenti in
sala affinché si impegnino nel circolo nebroideo perché se oggi si aspetta che siano gli altri a fare le cose non si cambierà nulla , così come coloro che divennero partigiani, se fossero rimasti a casa, oggi, probabilmente, saremmo
ancora sotto dittatura. Come c’è scritto nel monumento del Ponte dei Ricci dove fu assassinato Bellitto insieme ai suoi compagni, c’è la possibilità di diventare “anticipatori del giorno di cui
non videro l’alba”.
I vari interventi sono stati inframezzati da alcuni interventi della studentessa universitaria Marta Fabio che ha letto passi di Calamandrei, Gramsci e l’elenco dei quaranta martiri nebroidei della Resistenza, momenti molto toccanti ed emozionanti.
I contatti dell’associazione Net Left nazionale sono :www.netlefet.eu https://www.facebook.com/netleft?ref=ts&fref=ts ed è anche su twitter e su google+. I contatti di Net Left Sicilia sono netleftsicilia@libero.it . Del circolo dei Nebrodi nebrodi@netleft.eu più i vari gruppi che via via si formeranno.
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