L’occupazione dell’assessorato regionale alla formazione è l’ultimo atto in ordine cronologico di una situazione che, in maniera vergognosa, il governo regionale ha lasciato incancrenire in uno stato di abbandono cinico dei lavoratori, a cu va la nostra solidarietà. Da mesi e mesi i lavoratori della formazione, siano essi amministrativi o docenti, non ricevono stipendi. È naturale che la disperazione dovesse scoppiare fragorosamente e, purtroppo, la situazione si incastra in quella più ampia della disoccupazione, non solo giovanile, che in Sicilia supera le peggiori previsioni e di cui non si vede luce in fondo al tunnel. Le colpe della politica e dei sindacati sulla situazione della formazione professionale, negli ultimi venti anni sono evidenti, ma sono altrettanto evidenti le colpe di un governo regionale immobile, cinico e menefreghista. E il menefreghismo del governo si estende anche alla maggioranza che lo sorregge, vista l’assenza quasi totale dei deputati regionali, nella discussione di oggi sulle linee guida della programmazione europea 2014-2020, fondi importanti su cui poter basare il rilancio economico della Sicilia. Le tensioni maggioranza-governo, come al solito, le pagano i cittadini.
18/06/2014
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