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Una città semi ordinaria (Santa Flavia) e la città che si è arresa (Bagheria)

Domenica 14 luglio verso le 21.30 sono stato a Santa Flavia, in particolare a Porticello. Tante bancarelle, tanta gente che passeggiava, tanti tavoli di bar, trattorie, ristoranti in mezzo la strada e un concerto di una orchestra sinfonica. Tanta gente intorno che si divertiva. Unico neo la tanta immondizia vicino al porto, in maniera particolare.

Mentre passeggiavo con i miei amici riflettevo: perché a Bagheria non si fa? Perché a Bagheria invece di pensare al corso aperto non si pensa ad animare il corso? Perché, specialmente nei week end, non si pensa a dare le chiavi del corso alle radio locali che potrebbero fare ballare, perché non fare venire artisti, musicisti, cabarettisti, artisti da strada, mimi e pubblicizzare il tutto non solo a Bagheria ma in tutti i comuni nell’arco di 40 kilometri da Bagheria? Poi un evento importante come la consegna della laurea honoris causa ad uno dei figli di questa terra,il regista Tornatore, viene fatta in un posto chiuso al pubblico, con un’iniziativa ad inviti e per gli altri, per i non eletti, viene messo uno schermo gigante che, ovviamente, viene disertato dai bagheresi.

Vorrei capire perché un’occasione tanto ghiotta, un’occasione da pubblicizzare in tutti i comuni vicini con dei manifesti, non viene utilizzata per animare il corso. La cosa che infastidisce è la giustificazione per la quale non si è voluto fare in un posto pubblico. Il sindaco ha detto che non sarebbe stata garantita la sicurezza del coro delle voci bianche, questa è un’ammissione di arrendevolezza e impotenza inaccettabili, i vigili urbani che ci stanno a fare?

Questa città non merita tutto questo, Bagheria merita ben altro ed intanto nessuno fa nulla, tutti attaccati alla propria seggiola di consigliere comunale, e di alcuni di questi non si hanno notizie, non presentano un ordine del giorno, un’interrogazione…un atto qualsiasi che dimostri la loro utilità in consiglio comunale.

Sono indignato e sono ancora più indignato da quei miei concittadini che non fanno nulla, non scrivono una lettera, non organizzano proteste, nulla di nulla e la loro reazione agli aumenti delle tasse è solo una: non pagare come se questo risolvesse i problemi La verità è che, tranne alcuni lodevoli casi di qualche centinaio di persone divisi in partiti, movimenti, associazioni, comunità religiose di varia estrazione, la città si è arresa e sia chiaro non basta il voto che serve a delegare, serve impegno civile come sta succedendo a Messina, dove l’amministrazione Accorinti, insieme, e non delegando loro, alle associazioni e a volontari ha organizzato la pulizia di spiagge ed altri luoghi importanti della città.

Sarà utopico, ma mi piacerebbe che questa città, o meglio, i suoi cittadini, si ribellassero, alzassero la testa e non si nascondessero

Luca Lecardane

 

 

 

 

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