il vecchio blog

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CHI SONO?

Sono nato il 13 marzo del 1972, sono laureato in giurisprudenza ed attualmente sono praticamente disoccupato. La mia più lunga esperienza lavorativa è stata in CGIL dal 2004 al 2009 come responsabile dell’ufficio legale della camera del lavoro. Posto da cui sono stato licenziato ingiustamente, nonostante il lavoro fatto, dall’attuale segretario della camera del Lavoro Maurizio Calà. Mi licenziò fregandosene che avevo famiglia e un mutuo della casa sulle spalle, alla faccia della difesa dei deboli e delle idee che teoricamente spingono la CGIL. Un lavoro fatto con amore e dedizione a punto da non essere mai mancato per malattia tranne che per febbre molto alta. Un lavoro fatto così bene che all’ufficio provinciale del lavoro, quando esisteva ancora il tentativo obbligatorio di conciliazione, indicavano il nostro ufficio ai lavoratori che chiedevano aiuto. Da allora pochi lavori di vario genere da docenze in corsi di formazione a lavori di merchandiser.

Per quanto riguarda la mia attività politica inizia nel 1990 con la “Pantera”, la prima occupazione di scuole e università contro delle riforme che danneggiavano degli istituti fondamentale per la crescita culturale, morale e sociale dei cittadini.

Nel 1992 dopo le stragi mi iscrissi prima a Primavera siciliana, movimento di uomini e donne del palermitano, e di seguito al Movimento per la Democrazia la Rete, guidato da Leoluca Orlando. Dopo tempo divento responsabile dei Giovani la Rete a livello palermitano, entro nella segreteria provinciale occupandomi della zona di Corso dei Mille e, in seguito, divento uno dei punti di riferimento nazionale per le politiche giovanili de LA Rete . Durante quest’ultimo incarico, nel 1997,partecipo all’audizione presso la Commissione difesa della Camera, presieduta da Valdo Spini, per l’abolizione del servizio obbligatorio militare (detta volgarmente naja), che verrà appunto in seguito sospesa e vengo ricevuto, insieme ai responsabili Università de La Rete, dall’allora ministro della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer sulle riforme che portano il suo nome.

Nel 1998 passo ai Democratici di Sinistra e vengo accolto benissimo in Sinistra Giovanile di cui divento esponente provinciale entrando in segreteria fino a diventarne responsabile organizzazione. Finita l’esperienza in SG divento prima responsabile organizzazione e poi segretario della sezione dei Democratici di Sinistra “Concetto Marchesi” del quartiere San Lorenzo a Palermo. Durante questo periodo, per merito di un gruppo fantastico che ho avuto l’onore e l’onere di guidare, i Democratici di Sinistra nel quartiere San Lorenzo, che conta circa 100.000 abitanti, ha raggiunto percentuali molto alte diventando il primo partito del quartiere. Solo per fare un esempio: Elezioni Europee 2004 la Lista Uniti per l'Ulivo che vede la prima volta DS e Margherita insieme prende il 31,1%.In Sicilia prende circa il 6% .Il circolo dei Democratici di Sinistra Concetto Marchesi del quartiere San Lorenzo a Palermo porta a casa questo risultato 30,5%. .

Nel 2004 a causa del lavoro in cgil lascio la segreteria del circolo di San Lorenzo, poiché non riuscivo ad avere più tempo.

Nel 2007 esco dai DS che decisero di formare il Partito Democratico, perché ritenevo, ed i fatti mi stanno dando ragione, che fosse una fusione a freddo e sbagliata. Sono socio fondatore di Sinistra Democratica, la parte dei DS che uscì a causa della creazione del PD. Nel 2009 SD confluisce in SEL. Divento coordinatore del circolo bagherese di SEL che alle elezioni comunali del 2011 prende con la lista “Cambiamo Bagheria” formata insieme a Italia dei Valori e il Comitato “Noi Cittadini” il 3,58%, ma non prende nessun consigliere comunale per una legge elettorale siciliana che, in maniera poco democratica, prevede consiglieri comunali solo per chi prende almeno il 5%.

SEL Bagheria è, durante questi anni, un soggetto che fa battaglie per la gestione ordinaria del verde pubblico, raccoglie firme a sostegno dei referendum contro il nucleare, a favore dell’acqua pubblica, organizza convegni, presentazioni di libri….

I candidati di SEL prendono il 70% delle preferenze della lista.

Per problemi personali sospendo la mia attività politica che riprendo per le primarie del centrosinistra sostenendo Nichi Vendola che a Bagheria prende il 23% a fronte della media del 15% i Italia.

Dopo le primarie di SEL per i parlamentari mi dimetto da coordinatore di SEL Bagheria.

Riprendo la mia attività con NET LEFT di cui divento responsabile regionale

Net Left (www.netleft.eu) è un’associazione nazionale e europea che ha come finalità l’analisi e la sperimentazione di processi innovativi nei campi delle relazioni umane, sociali e politiche. I processi innovativi trovano un supporto e un fattore di moltiplicazione nelle tecnologie digitali. Per questi motivi il tema specifico intorno al quale si è costituita NetLeft è la comunicazione in tutte le sue declinazioni materiali e immateriali.

Desideriamo trasformare NET LEFT in Sicilia in uno strumento di unificazione della sinistra, desideriamo un partito unico della sinistra che si riconosca nel Partito Socialista Europeo. Net Left desidera l’innovazione della sinistra, nei metodi di scelta dei gruppi dirigenti, nei metodi decisionali che si dovranno basare sul metodo della democrazia deliberativa di cui parlo ampiamente nel blog.

Net Left però vuole essere anche un’associazione che lavora in rete con altre associazioni, aree di partito, partiti del centrosinistra per cose concrete, raccolta firme, iniziative pubbliche, seminari, adozione di verde pubblico, locali e regionali.

Si sta lavorando per la creazione di circoli locali in tutta la Sicilia e già ci sono state adesioni entusiaste al progetto NET Left.

La sinistra deve essere motore di innovazione, giustizia sociale, meritocrazia, difesa dell’ambiente, della creazione di lavoro, di difesa del lavoro sia di quello dei lavoratori, sia di quello degli imprenditori, dei commercianti e degli artigiani, dei pensionati. Bisogna costruire e proporre un nuovo modello di società che coinvolga tutte le categorie sociali ed economiche ed in cui chi più ha più paga, perché vogliamo una società solidale, più giusta, in cui l’egoismo non sia più uno dei pilastri fondanti.

Ci proviamo…