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Il pareggio di bilancio,i cantieri scuola,il meridionalismo

Luca Lecardane (Responsabile regionale Net Left)

L’intervento del sindaco di Palermo Orlando al convegno dell’Aisre (Associazione italiana scienze regionali) durante il quale attacca il pareggio di bilancio è una battaglia che va portata avanti dalla sinistra italiana. Inaccettabile Il paragone tra il bilancio degli stati e degli enti locali e quello delle famiglie e delle imprese, poiché queste ultime si indebitano per investire, innovare, aprire nuove filiali. Per questo c’è bisogno di far uscire le spese per investimenti , cioè quelle spese che produrrebbero ricchezza e posti di lavoro, dalla questione del pareggio di bilancio.

Tutto questo deve coniugarsi dall’altra parte con il rigore dei conti pubblici e con la spesa delle politiche sociali che non possono essere elargizione libera di soldi a tutti senza controlli.

In questo contesto si insedia la questione dei Cantieri servizi (ex cantieri scuola) per cui l’amministrazione regionale siciliana ha stanziato 50 milioni di euro per fare lavorare 20.000 disoccupati per tre mesi . E dopo questi tre mesi cosa è cambiato nella loro vita? Così si pensa di rilanciare l’economia siciliana spendendo soldi a fondo perduto senza possibilità di ritorno serio sull’economia e sul lavoro? Piuttosto non sarebbe stata una scelta migliore utilizzare questi soldi per finanziare facilitazioni o incentivi fiscali alle imprese in cambio di acquisto di nuovi macchinari per la produzione per svecchiare, di stabilizzazione di lavoratori precari o dell’assunzione di nuovi lavoratori?

Il governo regionale si è fermato solo alla seppur importante questione della legalità, importante condizione senza la quale non si può pensare a politiche economiche pulite, ma che non basta per creare lavoro.

Il governo Crocetta deve rilanciare la questione meridionale, non come un feticcio senza anima da innalzare alla stessa stregua del Partito dei Siciliani M.P.A. e del Grande Sud che si sono poi arresi alle politiche nazionali dei governi targati PDL-Forza Italia, ma attraverso l’applicazione integrale dello Statuto siciliano che fornisce al Presidente della Regione forti poteri in materia economica, nell’ambito della crescita della produzione agricola ed industriale e della distribuzione, difesa dei prodotti agricoli ed industriali e delle attività commerciali.

 

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