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«Legge su Terra dei Fuochi e Ilva:Cittadini di Priolo, Milazzo e Gela figli di un dio minore?

 

Qualche giorno fa il Parlamento italiano ha convertito in legge il decreto del governo denominato “Terra dei Fuochi” che affronta in maniera pregnante, anche se con alcune criticità,  l’inquinamento nella zona di Caserta e nella zona dell’ilva a Taranto. La domanda che pongo – scrive Luca Lecardane coordinatore regionale dell’associazione Net Left - a tutti i parlamentari nazionali di qualsiasi schieramento politico eletti in Sicilia è questa: vi rendete conto che in Sicilia, nelle zone come Priolo, Milazzo e Gela vi sono delle situazioni gravissime di inquinamento che, anche recentemente, sono state sottoposte all’attenzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per le gravi conseguenze sugli abitanti, in maniera particolare verso i bambini? La regione siciliana, che ha avviato un piano straordinario annunciato a giugno dello scorso anno e di cui non si hanno notizie, non può essere lasciata sola, soprattutto i cittadini non possono essere lasciati soli a combattere contro l’inquinamento e contro imprese senza scrupoli che nulla hanno fatto contro i veleni che hanno rilasciato in aria.

 

I parlamentari nazionali – continua Lecardane -si diano una mossa e premano sul governo nazionale affinché si attuino politiche di salvaguardia per la salute delle persone, pèr la bonifica del Golfo di Augusta, che potrebbe diventare un’importante porto commerciale che, collegato con altri porti, potrebbe far crescere l’occupazione vista la posizione strategica della Sicilia nel Mediterraneo e per la prevenzione dell’inquinamento delle industrie petrolchimiche facendo loro adottare strumenti per la riduzione dell’emissione di inquinanti nell’aria.

 

La regione, da parte sua, perché non adotta leggi più stringenti rispetto a quelle italiane sulle emissioni di Diossina, Benzo(a)pirene e altri inquinanti come ha fatto la Puglia? Perché non si adottano politiche di risanamento e di bonifica di tutta la costa siciliana martoriata da scarichi abusivi?

 

Coniugare il diritto al lavoro e il diritto alla salute si può, ci vuole solo la volontà politica e la capacità

 

 11/02/2014
L’ufficio stampa

 

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