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Nuovo Gestione Rifiuti a Bagheria: quale la verità?

di Cittadinanzattiva, 
Noi cittadini, Netleft 

 

Da circa 10 anni i cittadini bagheresi  si imbattono, loro malgrado, sulla questione rifiuti senza che ad oggi né la politica regionale né quella ex-provinciale e né quella locale abbiano prodotto alcunché su una chiara ed efficiente sua gestione.
La mala politica clientelare ha trasformato il Coinres in una struttura notoriamente ‘mostruosa’ sotto vari aspetti, con una lievitazione dei costi sino al 100% senza fra l’altro offrire nessun serio servizio, con consuntivi appresso indicati:

anno 2006: da € 5.281.652,10         a € 6.498.800,00 con incremento del 23,04%
anno 2007: da € 5.281.652,10         a € 8.055.818,25 con incremento del 62,43%
anno 2008: da € 5.281.652,10         a € 11.480.016,95         con incremento del 82,88%
anno 2009: da € 5.281.652,10         a € 12.815.016,21         con incremento del 97,42%

Con l’ amministrazione Lo Meo il costo della gestione rifiuti pare sia sceso a 9 mln, con un risparmio di almeno 3 mln;  su volontà della stessa amministrazione (prima delle dimissioni …) è stato già predisposto un piano rifiuti (Aro), approvato dall’assessorato all’energia (aspetto importantissimo), con una previsione di spesa di 6,5 milioni di euro (a parte lo smaltimento).
Pertanto, rispetto ai 13 mln, vi sarebbero circa 6 mln di risparmio, di cui 3 (pare) effettivi e altri 3 se lo stesso piano ARO si attuasse tramite regolare bando ai sensi di legge.
L’attuale amministrazione, per quanto dichiarato sino ad oggi, non vuole assolutamente tener conto di tale piano già approvato (per il quale, si sottolinea, basterebbe un bando per renderlo subito esecutivo, ovviamente con un costo ancora più ridotto a motivo del ribasso d’asta). Ha sostenuto, già a partire dall’insediamento, di volerne predisporre un altro, da rendere esecutivo nell’arco di alcuni mesi. Al contempo pare, invece, che il costo del personale si sia già ridotto notevolmente, per l’impiego effettivo di 70 unità, nettamente inferiore rispetto al passato.
Ciò malgrado, si assiste ad un ulteriore incremento del 5%, della TARI e si evince come il sistema di raccolta non sia cambiato affatto, anzi si è provveduto ad un affidamento ad impresa privata per la gestione rifiuti riguardo ad alcune strade comunali.
Ci chiediamo pertanto:
quale è il nuovo piano rifiuti che l’amministrazione sta mettendo in atto?
Non sarebbe il caso di avviare l’ARO approvato che, oltre al risparmio non indifferente di circa 3 mln, svolgerebbe anche una funzione sperimentale su cui intervenire poi?
E se a breve o medio termine non si dovesse avviare nessun nuovo piano, sprecando maggiori risorse?
Non vi sarebbero le condizioni perché la stessa cittadinanza mettesse in atto procedure di diffida e/o risarcimento ai sensi di legge (tipo il D.Lgs.198/09) oltre quelle, chissà, di mettere in crisi la stessa Amministrazione?
Ci chiediamo, infine, quale è l’attuale regolamento per i rifiuti e il relativo sistema di vigilanza? In che termini l’Amministrazione, con gli assessorati di competenza (LL.PP e Polizia urbana) e anche con l’Asp, si sta muovendo?
Cosa sta succedendo? Qual è la verità delle cose? Cosa si vuole fare?
Si ritiene siano queste domande legittime a cui l’Amministrazione nel suo complesso sarebbe opportuno, anzi necessario desse  risposte chiare e immediate (anche nel contesto del risanamento del dissesto), evitando di spingere i cittadini a far valere i propri diritti nelle sedi opportune.

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